Che cos'è
L’ecografia ostetrica è una tecnica per immagini che consente di tenere sotto controllo il bambino nella pancia della madre grazie alle proprietà degli ultrasuoni. Non fa uso di raggi X.
Il suo principio, equivalente a quello dei sonar dei sommergibili, consiste nel visualizzare in tempo reale il feto, grazie ad una sonda che emette un’onda in grado di propagarsi nei tessuti e di essere riflessa sotto forma di un’eco.
L’esame non comporta alcuna irradiazione ed è privo di pericoli, in quanto l’intensità degli ultrasuoni è estremamente debole.
Perché le ecografie in gravidanza
Questo esame è utilizzato nel corso del periodo prenatale, durante il quale è prevista la realizzazione almeno per tre volte: 1º 2º e 3º trimestre.
L’ecografia fornisce informazioni importanti sul buon andamento della gravidanza e sull’eventuale esistenza di anomalie dello sviluppo o di malformazioni fetali.
- nel 1º trimestre (12ª settimana dalla scomparsa del ciclo mestruale, o amenorrea): determinazione del periodo esatto della gravidanza, del numero di feti, ricerca di eventuali anomalie morfologiche e rilevamento dell’attività cardiaca;
- nel 2º trimestre (22ª settimana): studio dello sviluppo del feto e diagnosi precoce delle malformazioni;
- le ecografie del primo e del secondo trimestre consentono in particolare di ricercare i segni che fanno presagire la presenza di una trisomia 21;
- nel 3º trimestre: morfologia e crescita del feto (valutazione del peso) in previsione del parto.
Come qualsiasi esame clinico, l’ecografia ostetrica implica dei limiti a livello di prestazioni:
- un’anomalia effettiva può sfuggire al rilevamento, anche con le migliori apparecchiature ed i migliori ecografisti, e non tutte le malformazioni sono accessibili tramite tale tecnica;
- alcune immagini, invece, possono essere ritenute erroneamente anormali e motivare un ulteriore controllo ecografico.
Come si svolge l’esame
Non è necessario essere a digiuno.
L’esame, di estrema semplicità, si svolge in una stanza poco illuminata per facilitare la lettura delle immagini ecografiche sullo schermo.
La paziente è distesa sulla schiena e può seguire lo svolgimento dell’esame su di uno schermo.
Il medico appoggia una sonda per ecografia sulla pancia dopo aver applicato un gel speciale per studiare la forma e le dimensioni del feto, così come lo stato della placenta, del cordone ombelicale, delle membrane e del liquido amniotico in cui è immerso il feto.
In alcuni casi, in particolare all’inizio della gravidanza, può essere realizzata un’ecografia transvaginale (tramite l’inserimento di una sonda nella vagina) ai fini di visualizzare meglio determinate zone dell’utero.
L’esame dura da 10 a 30 minuti, in funzione del periodo della gravidanza e delle condizioni in cui viene realizzato.
Controindicazioni e precauzioni
Non esistono controindicazioni.
L’esame è totalmente indolore.
Non è necessaria alcuna particolare precauzione.
Bisogna tuttavia evitare di applicare creme e pomate sull’addome nei giorni antecedenti l’esame in quanto
possono ostacolarne la realizzazione.
Specialisti:
- Dott.ssa Silvana Cantobelli
- Dott. Alberto Vaiarelli